TRASFORMAZIONE DI UN TRIANGOLO DI RESISTENZE IN UNA STELLA
Si può verificare sperimentalmente che al triangolo di
resistenze elettriche R1,R2 R3, si può sostituire una
stella, avente per centro un punto ' S ' e
i cui lati sono immaginati sulle bisettrici degli angoli del triangolo.
Ciascuna resistenza della stella si
ottiene moltiplicando le resistenze dei due lati del triangolo (fra i quali è compresa) e dividendo per la
somma delle tre resistenze del triangolo (perimetro).
r12 = R1*R2 / (R1+R2+R3)
, r13 = R1*R3
/ (R1+R2+R3) , r23 = R2*R3
/ (R1+R2+R3)
Nel circuito che segue come primo esempio non sarebbe possibile calcolare le correnti perché le resistenze non sono collegate né in serie, né in parallelo, ma sarà possibile risolverlo solo grazie alla trasformazione Triangolo-Stella.
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In questo circuito le resistenze
non sono collegate né in in serie, né in parallelo. Quindi non saremmo in grado di calcolare
le correnti, ma
grazie alla trasformazione del triangolo di resistenze in una stella di
resistenze riusciremo a calcolarle.
In
R4 circola i4 = 48 / 30 =
1.6 A
Dati
: R1 = 20 Ω , R2
= 50 Ω
, R3 = 30 Ω ,
R4 = 24 Ω , R5
= 5 Ω
, r = 3 Ω
, Vo = 100 V
Basta guardare il secondo circuito che è
equivalente al primo.
In questo secondo circuito avremo :
r12
= 10 Ω , r13 =
6 Ω ,
r23 = 15 Ω
R(tot) = 25
Ω , i(tot) = 100/25 = 4 A
, V(BS) = 4*12 = 48 V In R5
circola i5 = 8/20 = 2.4 A
Per calcolare le correnti nelle resistenze del triangolo di partenza, calcoliamo le d.d.p. ai loro capi nel secondo circuito :
V(AC) = V(AS) + V(SC) = -4*10 – 1.6*6
= -49.6 V , quindi in R 1 circola i1
= 49.6/20 = 2.48 A (col verso da C ad A)
V(AD) = V(AS) + V(SD)= -4*10 – 2.4*15 = -76
V quindi in R2 circola i2 = 76/50 = 1.52 A
(da D verso A)
(da D verso A)
V(CD) = V(CS) + V(SD) = 1.6*6
– 2.4*15 = -26.4 V quindi in R3 circola i3 = 0.88 A (da D verso C)
Dopo aver calcolato le correnti nelle resistenze del triangolo di partenza, può essere utile controllare che nei 4 nodi la somma delle correnti che entrano è uguale alla somma di
quelle che escono.
Nel nodo A le correnti
i1 e i2
entrano e i(tot) esce : i1 + i2
= i(tot) => 2.48 + 1.52 = 4 A
Nel nodo B entra i(tot) ed escono i4 e i5
: i(tot) = i4 + i5 = 1.6 + 2.4 = 4
Nel nodo C entrano i3 ed i4 ed esce
i1 : i3 + i4
= i1 = 0.88 + 1.6 = 2.48
Nel nodo D entra i5 ed escono i2 e
i3 : i5 = i2 + i3 = 2.4 = 1.52 + 0.88
I risultati sono più che soddisfacenti.
ooooooooooo
Ecco un secondo esempio numerico
Dati : R1 = 20
Ω , R2 = 30 Ω , R3
= 50 Ω , R4 = 20 Ω , R5
= 5 Ω , r = 2 Ω ,
Vo = 60 V
Anche in questo circuito le resistenze non sono collegate né in serie, né in parallelo.
Se lo disegnamo diversamente vedremo più chiaramente un triangolo di resistenze.
Al triangolo di resistenze R1,R2,R3, sostituiamo la stella equivalente, il circuito diventerà semplificabile e potremo calcolare tutte le correnti nelle singole resistenze.
Calcoli : r12 = 6 Ω , r13 = 10 Ω , r23 = 15 Ω
r13 risulta in serie con R4 , quindi
:
R(SBD) = 30 Ω,
r23 è
in serie con R5 (quindi :
R(SCD) = 20 Ω),
Il parallelo R(SD) = 12 Ω è in serie con r12 ,
quindi : R(AD) = 18 Ω, R(tot) = 20 Ω , i(tot) = 3 A , V(AS) = 18 V , V(SD) = 36 V
Volendo calcolare le correnti nelle resistenze del
circuito di partenza, (in R4 ed R5 le abbiamo già calcolate nel secondo circuito, i4 = 1.2 A ed
i5 = 1.8 A), ci servono le 3 differenze di potenziale : [ V(AB), V(AC), e V(BC)] che possiamo calcolare ancora nel terzo circuito.
Infatti : V(AB) = V(AS) + V(SB) = 18 + 12 = 30 V quindi
nel primo circuito : i1 = i(AB) = 1.5 A
V(AC) = V(AS) + V(SC) = 18 + 27 = 45 V quindi
nel primo circuito : i2 = i (AC)= 1.5 A
V(BC) = V(BS) + V(SC) = - 12 + 27 = 15 Vquindi
nel primo circuito : i3= i(BC) = 0.3 A
La resistenza R3 nel ramo BC è l’unica nella
quale la corrente i3 può avere due possibili versi.
Se V(BC) > 0 la i3 andrà da B verso C (come
nel nostro esempio), se invece V(BC) < 0 la cor-
rente i3 andrà nel verso da C a B.
Sarà anche possibile il caso in cui V(BC) = 0 per cui
risulterà i3 = 0 (questo caso viene utilizza-
to nel famoso Ponte di Wheatstone,
oooooo
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