domenica 1 ottobre 2017

LA DIFFERENZA DI POTENZIALE (D.D.P.) E IL VOLT

In Meccanica, si dice che una massa sollevata di una data altezza ' h ', guadagna un'energia potenziale pari al lavoro che è stato fatto  per portarla al nuovo livello.


Analogamente, in Elettrostatica  se  immaginiamo di spostare una carica in un campo elettrico uniforme nel verso  opposto  a  quello in cui il campo la sposterebbe spontaneamente, essa subisce un aumento di energia potenziale.


Se la carica 'q' è stata spostata di tutta la distanza ' d ' fra  le  due  armature, sarà : U(A) - U(B) = F * d = q * E * d    (ricordiamo  che : 
 F = q*E),  essendo U(A) - U(B) la differenza fra le due energie potenziali estreme.

In elettrostatica si preferisce però parlare di 'differenza di potenziale'.

La differenza di potenziale  (che abbrevieremo sempre con  d.d.p.)  viene  definita  come  rapporto fra la differenza di energia potenziale di una carica q e la carica stessa. 
In un campo elettrico uniforme, scriveremo :

V(A) - V(B) = [U(A) - U(B)] / q  =  q * E * d / q = E * d.

Nel sistema internazionale, l'unità di misura della d.d.p. è il VOLT.

Così quando si dice che la d.d.p. di una batteria d'automobile è di 12 (V), vuol  dire  che,  per  ogni unità di carica (1 C), che potrebbe essere spostata (attraverso un circuito di utilizzazione  ad  essa collegato), l'energia erogata sarebbe di 12 Joule

L'unità di misura della carica elettrica  è  il 'Coulomb'  (in onore dello scienziato francese),  per  cui diremo che :



                                                                   1 (V)  =  1 (J / C)

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