DINAMICA DEI LIQUIDI E TEOREMA DEL BERNOULLI
Immaginiamo un liquido perfetto, quindi incomprimibile e privo di attriti, che scorre in un condotto e che
il regime sia stazionario, cioè non ci
siano variazioni nel tempo.
Essendo nulli gli attriti, le sole forze
agenti sul liquido contenuto fra le due sezioni S1
ed S2 sono
: il peso e le forze dovute alle pressioni.
Se
consideriamo un intervallo
di tempo infinitesimo
dt, la sezione S1
viene attraversata dal volume di
liquido : S1*v1*dt, mentre la
sezione S2 viene attraversata
dal volume : S2*v2*dt, (essendo v1 e v2 le velocità del
liquido nelle due sezioni).
Data l'incomprimibilità del liquido i due
volumi sono uguali, quindi :
(1) v1*S1
= v2*S2.
La (1) ci dimostra che le velocità del liquido sono inversamente proporzionali
alle sezioni del tubo. (Se ad esempio la sezione diventa la metà o un terzo, la velocità del liquido diventa doppia, tripla, ecc.)
La massa ' dm
' di liquido (di densità ' d ') che nel
tempo ' dt ' ha attraversato ciascuna
delle due sezioni considerate, è data da
:
(2) dm = d
* S1 * v1 * dt = d *
S2 * v2 * dt.
Il lavoro fatto dalla forza peso del liquido nel tempo
dt :
dL1 = (dm)*g*h1 - (dm)*g*h2 , perchè tutto
è avvenuto come se la massa 'dm'
di liquido fosse passata dal
livello h1 di S1 al livello h2 di S2.
Per calcolare il lavoro fatto dalle forze di pressione,
si deve capire che ogni sezione del liquido è sottoposta ad una forza nel verso
del moto ed una in verso opposto
esercitata dal liquido che segue.
La forza F1 = p1*S1 si sposta
verso destra di un tratto dx1, mentre la forza
F2 = p2*S2 'arretra' del tratto dx2. Quindi
il lavoro fatto da queste due forze è dato da :
dL2
= p1*S1*dx1 - p2*S2*dx2
= p1*S1*v1*dt - p2*S2*v2*dt
= dm*(p1-p2)/d.
Il lavoro totale
(somma di dL1 e dL2) è
uguale alla variazione
dell'energia cinetic della masserella (dm).
E' come se questa passasse dalla velocità v1
alla v2, quindi : dL1 + dL2 = (dm)*
(v2² - v1²) / 2.
Con semplici passaggi si arriva all 'equazione :
(3) h1
+ p1 / (d * g) + v1² / (2 * g) = h2
+ p2 / (d * g) + v2² / (2 *
g) = costante
E’ questa la famosa equazione del Bernoulli, che pur
valendo per liquidi perfetti trova molte
applicazioni con i fluidi reali. Essa ci dice che nel
regime 'stazionario' di un liquido perfetto, in tutte le sezioni, la somma di
tre altezze .. è costante.
h1 e h2 sono le
altezze delle sezioni considerate rispetto ad un livello di riferimento
arbitrario.
p1 / (d*g) e p2
/ (d*g) sono le cosiddette ' altezze piezometriche ' cioè le altezze che il liquido,
fermo in
un recipiente, dovrebbe
assumere, per esercitare
sul fondo la
stessa pressione di quando è in
movimento. (Per la legge di Stevin, una colonna di liquido fermo, di altezza h esercita sul fondo la pressione : p =
d * g * h).
Infine i termini
v1²
/ (2*g) e v2² / (2*g) rappresentano le
cosiddette ' altezze di
arresto '. Basta ricordare che
un grave, lanciato verso l'alto
con velocità v, raggiunge
un'altezza massima che vale : v² / (2*g).
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