URTO ELASTICO (IN UN PIANO ORIZZONTALE)
FRA UNA SFERETTA ED UNA PARETE FISSA
Studiando l'urto centrale elastico di due sferette
puntiformi, per la conservazione dell’energia e della quantità di moto, le
velocità finali risultano date da :
V1 = [2 * Vo2
* m2 + (m1 - m2) * Vo1]
/ (m1 + m2)
V2 = [2 *
Vo1 * m1
+ (m2 - m1)
* Vo2] / (m1 + m2)
essendo m1 ed m2
le masse delle due sferette e Vo1 e Vo2 le loro velocità
iniziali.
Se
consideriamo il caso in cui Vo2 =
0 ed m2 grandissima e molto maggiore di
m1, stiamo studiando il caso che la massa colpita dalla sferetta è
una parete.
Cominciamo col considerare il caso di urto elastico con velocità iniziale ortogonale alla parete e supponiamo che il moto avvenga in un piano orizzontale privo di attriti.
Cominciamo col considerare il caso di urto elastico con velocità iniziale ortogonale alla parete e supponiamo che il moto avvenga in un piano orizzontale privo di attriti.
Se
dividiamo numeratore e denominatore delle formule precedenti per m2, otteniamo
la velocità finale di m1 :
V1 =(m1/m2 –
1) * Vo1 = - Vo1
(dato che m1/m2 è trascurabile in confronto all’unità e noi abbiamo posto che sia m1 / m2 = 0).
(dato che m1/m2 è trascurabile in confronto all’unità e noi abbiamo posto che sia m1 / m2 = 0).
Quindi
nell’urto elastico frontale, la sferetta inverte la velocità.
Se invece l’urto con la parete è inclinato, la sferetta si riflette con
un angolo uguale a quello d’incidenza (come avviene per la riflessione della
luce).
Infatti
basta immaginare di scomporre la velocità iniziale in due componenti,
Vox parallela alla parete e Voy ortogonale.
Dopo l’urto la componente ortogonale si inverte e quella parallela rimane inalterata ed è facile dimostrare che l’angolo di riflessione è uguale a quello d’incidenza.
ooooooooooooo
Vox parallela alla parete e Voy ortogonale.
Dopo l’urto la componente ortogonale si inverte e quella parallela rimane inalterata ed è facile dimostrare che l’angolo di riflessione è uguale a quello d’incidenza.
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