PREMESSA AL CONDENSATORE
Immaginiamo di caricare due dischi metallici, piani e paralleli, di cui si possa variare la distanza, con una d.d.p. abbastanza alta di almeno un migliaio di volt. Chiudiamo il tasto t per caricare il condensatore C.
Il generatore, per caricare i due dischi (o armature), ha sottratto una certa carica + Q all'armatura di destra, che perciò rimane carica negativamente, e l'ha portata su quella di sinistra.
Le due armature, cariche di segno opposto, si attirano e ci sembra lecito aspettarsi che, se le allontaniamo, dopo aver riaperto il tasto ' t ' la d.d.p. V, debba aumentare (mentre le cariche rimarranno costanti), dato che il generatore è stato staccato.
Questa previsione è basata sull'analogia (meccanica) con una molla che viene allungata, per la quale il lavoro fatto produce un aumento della sua energia potenziale (elastica).
L'esperienza conferma le nostre aspettative ed infatti il voltmetro o anche un comune elettroscopio rivela un aumento della d.d.p. fra le armature.
Quindi due lastre conduttrici, separate da un isolante, che nel nostro caso è l'aria, consentono di accumulare cariche elettriche con una d.d.p. che è tanto minore, quanto minore è la loro distanza.
L'armatura con carica negativa ha il compito di abbassare il potenziale elettrico di quella positiva e l'insieme delle due armature costituisce il condensatore.
Se paragoniamo la d.d.p. al livello e la carica alla quantità di un liquido contenuto in un recipiente, comprendiamo che due lastre conduttrici realizzano per le cariche elettriche un insieme di capacità tanto maggiore, quanto maggiore è la loro superficie e quanto minore è la loro distanza
Un condensatore può essere paragonato ad un ' magazzino di carica ' a dislivello elettrico (d.d.p.) relativamente basso.
In un'altra esercitazione sperimentalmente definiremo la Capacità elettrica.
In un'altra esercitazione sperimentalmente definiremo la Capacità elettrica.
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