PREMESSA
AL CONDENSATORE
Immaginiamo
di caricare due dischi metallici, piani
e paralleli, di cui si
possa variare la distanza,
con una d.d.p. abbastanza alta, di almeno un migliaio di volt). Chiudiamo
il tasto t per caricare il condensatore C.
Il generatore,
per caricare i due dischi (o armature), ha sottratto una certa carica + Q
all'armatura di destra, che perciò rimane carica negativamente, e l'ha
portata su quella di sinistra.
Questa
previsione è basata
sull'analogia (meccanica) con una
molla che viene allungata, per la quale
il lavoro fatto produce un aumento della sua energia potenziale
(elastica).
L'esperienza
conferma le nostre aspettative ed infatti il voltmetro o anche un comune elettroscopio rivela un aumento della d.d.p. fra le
armature.
Quindi due lastre conduttrici, separate da un isolante, che nel nostro
caso è
l'aria, consentono di accumulare
cariche elettriche con una d.d.p. che è tanto minore, quanto minore è la loro
distanza.
Se paragoniamo
la d.d.p. al livello
e la carica alla quantità di un liquido contenuto in un
recipiente, comprendiamo che due lastre
conduttrici realizzano per le cariche elettriche un insieme di capacità
tanto maggiore, quanto maggiore è la loro superficie e quanto minore è
la loro distanza
Un condensatore può essere paragonato ad un ' magazzino di
carica ' a dislivello elettrico (d.d.p.)
relativamente basso.
Quando
un circuito è percorso da una corrente d'intensità costante e si è interessati
al valore della carica elettrica che in un certo tempo ha attraversato una
sezione qualsiasi del circuito, basta
moltiplicare l'intensità della corrente per il tempo : (1) q = i * t .
Se
l'intensità della corrente è variabile
e di durata molto breve (quale è
ad es. quella di scarica di un condensatore), non è più possibile usare la
formula (1).
q = k * N(max) ... (regime BALISTICO) .
k è detta ' costante balistica ' e rappresenta
(come numero) la carica che produrrebbe la deviazione massima di una divisione.
Quindi si ricarica il condensatore ad una d.d.p. metà della precedente.
Si
potrà verificare che si dimezza anche la deviazione massima. Ciò proverà che '
q ' e ' V ' sono direttamente proporzionali.
Il
rapporto q / V = C è detto capacità
(elettrica) del condensatore considerato.
Avrebbe la
capacità unitaria di 1 Farad
e si scrive 1 (F), quell'ipotetico condensatore che
con una d.d.p. di 1 V
fra le sue armature assumerebbe una carica di 1 Coulomb (dei due segni).
La
capacità di 1 F è immensa, impossibile da realizzare e quelle usuali sono
espresse in microfarad o picofarad,
essendo : 1 µ F = 10-6 (F)
e 1 pF = 10-12 (F).
Così
come una stessa quantità di un liquido assume un livello minore in quello di
capacità volumetrica maggiore, così una stessa quantità di carica q produce
una d.d.p. V
(paragonabile al livello) minore, quanto maggiore è la capacità del
condensatore.
Anni fa ricordo che un condensatore rimasto carico dopo lo spegnimento di un’apparecchiatura, uccise un operatore … distratto.
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