ENERGIA
DI UN CONDENSATORE
CARICO
Se chiudiamo il tasto t del circuito, il
condensatore verrà caricato alla tensione Vo del generatore.
Il generatore sottrae una carica + Q
all'armatura di destra (che perciò rimane carica negativamente e la
porta, a spese di energia chimica, (se usiamo pile chimiche), sull'armatura di
sinistra
.
Potrebbe sembrare che l'energia possa
essere data da
L = Q*Vo, ma la carica Q non viene spostata con una d.d.p. costante, perché all'aumentare della carica,
aumenta anche la d.d.p. fino al valore Vo.
Se la carica passa da 'q ' a ' q + dq ' e dq è molto piccola rispetto alla totale Q, la d.d.p. in pratica è costante.
L'aggiunta di una piccola quantità di
liquido nel serbatoio, non altera apprezzabilmente il livello) e l'area della
striscia verde ci dà l'aumento di energia fra le armature del condensatore per
l'aumento di carica 'dq'.
Quindi basterà dividere l'intervallo (0 , Q)
in tante strisce di ampiezza 'dq' e
sommare le loro aree per avere l'energia che volevamo calcolare, che è
quindi data dall'area del triangolo. Quindi :
L = Q*Vo / 2 = C*Vo² / 2.
N.B. Un condensatore può restare carico per diverse ore, anche se un'apparecchiatura è spenta e ricordo tristemente la morte di un tecnico (avvenuta molti anni fa) proprio per la scarica ricevuta da un condensatore ancora carico, di un'apparecchiatura ... spenta.
ooooo
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