STUDIO SPERIMENTALE DELLA TRAIETTORIA PARABOLICA DI UNA PALLINA LANCIATA CON VELOCITA’ INIZIALE ORIZZONTALE
Una sferetta partirà con velocità iniziale nulla, dalla cima di una rampa curva (alta una decina di centimetri), quindi proseguirà la sua corsa sul piano orizzontale (a velocità Vo quasi costante, se gli attriti sono stati ridotti al minimo). Infine volerà verso il pavimento sottostante (cadendo per un'altezza h .. misurata).
Applicando le leggi della Fisica, imparate fino questo momento e immaginando di conoscere Vo ed h, calcoleremo il valore della gittata, cioè la distanza sul pavimento alla .... fine del suo volo.
Dopo aver fatto il calcolo teorico della gittata, metteremo un barattolo nel punto previsto. Se la sferetta ci cadrà dentro .. potremo affermare che le leggi della Fisica che abbiamo utilizzato fino a questo momento sono ... valide.
Per far capire che il tempo di volo dipende solo dall’altezza della caduta ma non dalla velocità orizzontale, faremo partire due sferette nello stesso istante da una data altezza. La prima verrà abbandonata con velocità iniziale nulla, mentre la seconda sarà lanciata orizzontalmente verso destra.
Provando con due monete, si dovrebbe udire il contatto col pavimento nello stesso istante. Sapete già che in una caduta in verticale (senza velocità iniziale verticale) h = g*t ^2 / 2, quindi
qualunque sia la velocità orizzontale all’ inizio del salto verso il basso.
Dopo la scivolata nel tratto curvo della rampa, la sferetta percorre il tratto rettilineo sul quale posizioniamo due fotocellule per poter cronometrare il tempo di passaggio della sferetta. Gli attriti sono ridotti al minimo, per cui la velocità si mantiene costante e ripetiamo la misura almeno tre volte per determinare un valore medio del tempo e quindi della velocità Vo con la quale alla fine salterà verso il pavimento.
Una volta misurato Vo, come prevedere il valore della gittata? Abbiamo già calcolato il tempo di volo, la resistenza dell’aria sulla sferetta d’acciaio è veramente minima, data anche la bassa velocità, quindi la gittata orizzontale avrà il valore :
xG = gittata = Vo * t(volo) .
Siamo pronti.
Posizioniamo un bicchierino di plastica sul pavimento dove dovrebbe cadere la sferetta. Possiamo anche staccare il tratto rettilineo della guida (ma non è indispensabile).
Ricordo ancora l’urlo di gioia degli alunni. Tutti gli anni infallibilmente si faceva canestro. La loro gioia in quei momenti forse non era inferiore a quella di una partita ai mondiali di calcio, quando l’Italia vinceva.
Le leggi della Fisica, studiate fino ad ora si sono sempre rivelate valide. Aveva ragione Galileo quando disse che LA NATURA E’ SCRITTA COL LINGUAGGIO DEI NUMERI. E’ davvero incredibile, spesso anche per lo stesso insegnante..
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BREVE TEORIA PER L’ESERCITAZIONE DI LABORATORIO
Una sferetta è lanciata dal punto O con velocità iniziale Vo orizzontale. Il suo moto risulta composto da un componente orizzontale uniforme, dato che in questa direzione non ci sono forze e da un componente verticale, uniformemente accelerato.
Nella direzione verticale a= g = 9.8 (m/s 2), essendo g l’accelerazione di gravità.
L'ascissa e l'ordinata (x,y) di un punto generico saranno quindi date da :
x = Vo * t ; y = g * t 2 / 2
Se si ricava il tempo t = x / Vo dalla prima e lo sostituiamo nella seconda, otteniamo l'equazione della traiettoria (che è un arco di parabola) :
(1) y = g * x 2 / (2 * Vo 2)
In ogni punto della traiettoria parabolica, la componente orizzontale della velocità mantiene il valore Vo costante, mentre la componente verticale Vy = g * t aumenta in proporzione al tempo. La somma vettoriale di Vo e Vy fornisce la velocità totale del corpo nell'istante t .
E’ la componente verticale Vy che sommandosi vettorialmente con la componente orizzontale Vo provoca un’ inclinazione crescente verso il basso della velocità totale della sferetta, che deve risultare tangente alla traiettoria parabolica in ogni punto.
V 2 = Vo2 + Vy2 = Vo2 + (g * t)2
h è l'altezza del tavolo da cui cade la sferetta nel suo volo verso il pavimento.
gittata = x(max) = Vo * t (volo)
Il rapporto Vy / V = cos (α) fornisce il valore del coseno dell’angolo d’inclinazione, rispetto alla verticale, della velocità totale V in ogni istante del volo.
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