Su AMAZON ci sono miei libri di Fisica con collegamenti ipertestuali che consentono di visualizzare l'argomento desiderato con un clic del mouse (di circa 200 videate ciascuno).
VOLUME PRIMO : La Fisica che serve allo studente.DOCX
VOLUME
SECONDO : La Fisica che serve allo studente.DOCX
Imparare l'elettricità partendo dal laboratorio.DOCX
Imparare l'elettricità partendo dal laboratorio.DOCX
(N.B. PREMERE INSIEME I TASTI (Ctrl e +) PER INGRANDIRE LE VIDEATE)
All'età di 84 anni, voglio
aiutare ancora i giovani studenti e spero di riuscire a far loro amare la
Fisica che ho mostrato con un linguaggio molto semplice per raggiungere non solo ragazzi di 13-14 anni, ma anche studenti universitari e
anche molti giovani docenti che troveranno in questi due volumi di circa 200 videate ciascuno, esercitazioni di
laboratorio, problemi, test e teoria molto sintetica.
Nei due volumi su AMAZON ci ho messo la Fisica come l’ho insegnata per 35 anni.
Il collegamento ipertestuale consente di visualizzare il programma che si vuole vedere con un
semplice clic del mouse.
Molti problemi saranno utili anche per gli studenti universitari in ingegneria, medicina, biologia,
ecc. per superare le difficoltà delle prove scritte.
Animazioni e conteggio delle risposte
giuste possono aversi solo con i miei programmi
eseguibili (quindi .Exe) che ho scritto in Visual Basic in un continuo
lavoro di miglioramenti e aggiunte che ho messo su Cd già da diversi anni (di
non facile pubblicazione da parte delle case editrici, per la facilità di copia del Cd).
Tutti i disegni sono presi appunto dai miei programmi
.Exe scritti in Visual Basic.
Questi due programmi su AMAZON consentono di prepararsi rapidamente per un concorso, per rivedere
velocemente argomenti non capiti o perché si era assenti a scuola. Dovrebbe risultare
molto più utile del libro di testo perché basta un clic del mouse per passare velocemente da un
argomento all’altro.
Nel 1990, la casa editrice S.E.I di Torino pubblicò due miei volumi dal titolo Fisica col computer (allora scritti in
Turbo Pascal).
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N.B. QUESTI PROGRAMMI INIZIALI DI QUESTO POST SONO TRATTATI PIU' DIFFUSAMENTE NEGLI ALTRI POST SUCCESSIVI DI QUESTO BLOG (Per cui si possono anche non leggere).
ANALOGIA IDRICA
CON LA LEGGE DI OHM
Se si apre il rubinetto che mette in comunicazione due
recipienti, il liquido si mette in movimento, finché c'è un dislivello.
Per
ottenere una corrente di intensità costante è necessario mantenere un
dislivello costante, (ad es. con un
rubinetto che immette liquido da una parte ed un foro dall'altra).
Analogamente,
per avere una corrente elettrica di
intensità costante in un conduttore, basterà mantenere una d.d.p. costante ai suoi estremi.
Una pila, un
accumulatore, o un alimentatore, sono capaci di
mantenere una d.d.p.
costante ai capi di un conduttore e quindi di mantenervi
una corrente di intensità costante.
Per ora
non è necessario sapere come funziona un generatore elettrico e
basterà ricordare che nel polo positivo esso mantiene un
difetto di elettroni e nel negativo, un eccesso.
Se fra
questi due poli colleghiamo gli estremi di un conduttore, gli elettroni di
conduzione di questo si metteranno in moto
perché attratti dal polo positivo e respinti dal negativo.
Convenzionalmente
si dice però che la corrente elettrica è costituita dal movimento di cariche
positive, respinte dal polo positivo e attratte dal negativo, anche se è vero
il contrario (perché gli elettroni sono stati scoperti successivamente).
oooooooo
VERIFICA
SPERIMENTALE DELLA LEGGE DI OHM
Ecco
il circuito di base (comune a molte esercitazioni). Prima si fa studiare alla
lavagna.
Dal
morsetto positivo dell’alimentatore si va col filo conduttore 1 all’estremo di
sinistra del reostato, mentre si collega l’altro estremo al polo negativo
dell’alimentatore col filo 2.
Con
il filo 3 si va dal morsetto di sinistra ‘D‘ del reostato all’ingresso positivo
dell’amperometro.
Dal
morsetto negativo dell’amperometro si va col filo 4 all’estremo di sinistra del
conduttore Rx e l’altro estremo di Rx viene collegato al
cursore del reostato col filo 5 in modo da poter variare la d.d.p ai capi di Rx.
Infine
il voltmetro viene collegato con due conduttori (6 e 7) agli estremi di Rx
per poter misurare le varie d.d.p. che verranno applicate variando di volta in
volta la posizione del cursore del reostato. Per questo circuito sono necessari
7 conduttori con spinotti agli estremi.(Non si fanno saldature).
Ricordo che tutti gli anni lanciavo la sfida a montare questo circuito con gli
occhi bendati e iniziava la lotta perché tutti se la sentivano di provare. Così
acquistavano presto la sicurezza necessaria per montare un circuito elettrico (..
dopo, ma con gli occhi sempre ben aperti).
Lo
scopo di questa esercitazione è quello di studiare come varia l’intensità della
corrente nel conduttore R al variare della d.d.p. V applicata ai suoi estremi.
Prima
di chiudere l'interruttore, raccomandavo di assicurarsi che il cursore del reostato fosse più vicino possibile al 'morsetto doppio D' (per non
bruciare i due strumenti di misura).
Per
questi raccomandavo di scegliere portate
sovrabbondanti, da ridurre successivamente.
E' per l'analogia con le
correnti liquide che al valore di questo rapporto si è dato il nome di 'resistenza elettrica' e si
pone :
V / i
= R.
In onore di chi scoprì questa
legge, la resistenza elettrica si misura in Ohm (il cui simbolo è Ω)
1 Ω = 1 (V) / 1 (A).
Quindi ha la resistenza di 1
Ω, quel conduttore che, con la d.d.p. di 1 Volt
agli estremi, viene attraversato dalla corrente di 1 Ampere.
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PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI
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SUBITO DOPO LA VERIFICA SPERIMENTALE DELLA LEGGE DI COMPOSIZIONE DELLE RESISTENZE ELETTRICHE IN SERIE E IN PARALLELO PASSIAMO AL CALCOLO DELLE CORRENTI CHE PERCORRONO UN CIRCUITO DEL TIPO SEGUENTE.
TRASFORMIAMO UN TRIANGOLO DI RESISTENZE ELETTRICHE IN UNA STELLA
Si può verificare sperimentalmente che al
triangolo di resistenze R1,R2 R3, si può
sostituire una stella, avente per centro un punto ' S ' e i cui lati sono paralleli alle bisettrici
degli angoli del triangolo.
Ciascuna resistenza della stella si
ottiene moltiplicando le resistenze dei due lati del triangolo (fra i quali è compresa) e dividendo per la
somma delle tre resistenze del triangolo (perimetro).
r12 = R1*R2 / (R1+R2+R3)
, r13 = R1*R3
/ (R1+R2+R3) , r23 = R2*R3
/ (R1+R2+R3)
Se, per esempio,
fosse : R1 = 20 Ω , R2 =
50 Ω, R3 = 30 Ω , risulterebbe :
r12 = 20*50 / 100 =
10 Ω ,
r13 = 6 Ω , r23
= 15 Ω.
Consideriamo come
primo esempio un circuito molto importante per le applicazioni :
Non sembra esserci alcun triangolo, ma
ridisegnando il circuito in maniera leggermente diversa ne vedremo chiaramente
uno (dei due presenti).
Nella prossima videata sostituiremo al
triangolo di R1,R2,R3 una stella equivalente e
potremo rendere calcolabile la resistenza totale e tutte le correnti nelle
singole resistenze.
Segue applicazione
numerica
Ecco un esempio numerico di questo importante circuito.
Dati : R1 = 20
Ω , R2 = 30 Ω , R3
= 50 Ω , R4 = 20 Ω , R5
= 5 Ω , r = 2 Ω ,
Vo = 60 V
Utilizzando la trasformazione triangolo-stella il
circuito diventa facilmente semplificabile.
Perché r13 risulta in serie con R4 , quindi
:
R(SBD) = 30 Ω,
r23 è
in serie con R5 (quindi :
R(SCD) = 20 Ω),
Il parallelo R(SD) = 12 Ω è in serie con r12 ,
quindi
R(AD) = 18 Ω,
R(tot) = 20 Ω , i(tot) = 3 A , V(AS) = 18 V , V(SD) = 36 V
Volendo calcolare le correnti nelle resistenze del
circuito di partenza, (in R4 ed R5 le abbiamo
calcolate nel secondo circuito, i4 = 1.2 A ed
i5 = 1.8 A), ci servono le 3 differenze di potenziale :
[ V(AB), V(AC), V(BC)] che possiamo calcolare ancora nel
secondo circuito.
Infatti : V(AB) = V(AS) + V(SB) = 18 + 12 = 30 V quindi
nel primo circuito : i1 = i(AB) = 1.5 A
V(AC) = V(AS) + V(SC) = 18 + 27 = 45 V quindi
nel primo circuito : i2 = i (AC)= 1.5 A
V(BC) = V(BS) + V(SC) = - 12 + 27 = 15 Vquindi
nel primo circuito : i3= i(BC) = 0.3 A
La resistenza R3 nel ramo BC è l’unica nella
quale la corrente i3 può avere due possibili versi.
Se V(BC) > 0 la i3 andrà da B verso C (come
nel nostro esempio), se invece V(BC) < 0 la cor-
rente i3 andrà nel verso da C a B.
Sarà anche possibile il caso in cui V(BC) = 0 per cui
risulterà i3 = 0 (questo caso viene utilizza-
to nel famoso Ponte di Wheatstone, che studieremo.
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I
PRINCIPI DI KIRCHHOFF (DIMOSTRAZIONE)
Consideriamo una
maglia (cioè un circuito chiuso),
contenente più generatori.
Come calcolare la corrente ed il verso in
cui circola ?
Innanzitutto osserviamo che due (E1 ed E2) dei
tre generatori, tendono a mandare
la corrente in verso
orario, mentre il
terzo tende a mandarla in verso
antiorario.
S'intuisce facilmente che prevale il
generatore E3 e
che la corrente circolerà
in verso antiorario e che l'intensità di questa corrente sarà :
i = (E3-E1-E2)/(r1+r2+r3+r4)
= 0.25 (A).
Comunque, per dimostrare
questo risultato, seguiremo un procedimento
più lungo, allo scopo di dimostrare il 2° principio di Kirchhoff
anche nel caso di un circuito costituito da due o più maglie.
Ci baseremo sull'identità :
(1) [V(A)-V(B)]
+ [V(B)-V(C)] +
[V(C)-V(D)] + [V(D)-V(A)]
= 0.
Fissiamo arbitrariamente come verso
positivo di questa corrente, quello '
orario ', anche se abbiamo intuito che la corrente circolerà nel verso opposto.
Cominciamo col
calcolare la prima delle quattro d.d.p.
: V(A) -V(B) = + i*r4 (positiva perché la corrente,
convenzionalmente è costituita dal movimento di cariche positive che si spostano
dai punti a potenziale maggiore verso punti a potenziale
minore.
V(B)-V(C) = [V(B)-V(M)] + [V(M)-V(C)] = i*r2
- E2.
La d.d.p. V(M) -V(C) è negativa
perché, muovendoci nel verso
positivo scelto, (quello orario), incontriamo per primo il morsetto negativo di
E2.
Analogamente risulterà :
V(C) - V(D) = + E3
+ i*r3
, V(D)-V(A)
= i*r1 - E1. Sostituendo
nella (1), si ha
:
i*r4 + i*r2
-
E2 + E3 + i*r3 + i*r1
- E1 = 0 , da cui risulta :
i = (E1+E2-E3)
/ (r1+r2+r3+r4) = - 0.25 (A).
Il segno negativo della corrente ci ricorda che il verso
reale è opposto a quello orario ipotizzato.
oooooooooooooooo
CASO DI
CIRCUITO CON DUE
MAGLIE
Le resistenze r4 ed r1
sono in serie fra loro, (come pure r3 ed r5) e potrebbero
essere sostituite dalle rispettive somme.
Per prima cosa fissiamo a piacere i versi
delle tre correnti (i1, i2, i3) incognite ed
un verso di percorrenza della singola maglia.
Sapremo solo alla fine se i versi delle
correnti sono giusti e invertiremo il verso di quelle che dovessero risultare
negative.
Se ci sono tre incognite, ci servono tre
equazioni, per poterle calcolare. Dato che la
d.d.p. V(A) - V(A) = 0 qualunque
sia il percorso chiuso che si segue, scegliamo
a caso una prima
maglia (ad es. quella superiore), per la quale, tenendo conto del
fatto che le correnti nei due rami sono diverse tra loro (i1 ed i2),
scriveremo :
(1) i1*r4 + i1*r1 - E1 - E2 - i2*r2 =
0 e (2)
i2*r2
+ E2 + i3*r5 + E3 + i3*r3
= 0
E' necessario capire che una stessa caduta
di tensione (ad es. in r2)
può avere segno diverso nelle due maglie ed anche una stessa f.e.m. che
appartiene a entrambe le maglie.
Se avessimo scelto come verso di
percorrenza quello antiorario, avremmo
ottenuto le due
stesse equazioni (dato che i segni sarebbero stati tutti opposti).
Manca la terza equazione. Qualcuno potrebbe
pensare di percorrere la maglia periferica (primo e terzo lato), ma si otterrebbe
un'equazione non indipendente (perché
combinazione lineare delle due
già ottenute). (Anzi, per essere sicuri
di scrivere equazioni alle maglie sicuramente indipendenti, dopo aver considerato una
maglia, bisogna immaginare di .. tagliare uno dei rami fra i due nodi.
La terza equazione necessaria ce la fornirà il nodo B (o A), per il quale
si può scrivere :
(3) i1
+ i2 = i3
(principio di conservazione della carica elettrica o Primo
Principio di Kirchhoff).
oooooooo
TEST SULLA POTENZA ELETTRICA
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PREMESSA
AL CONDENSATORE
Immaginiamo
di caricare due dischi metallici, piani
e paralleli, di cui si
possa variare la distanza,
con una d.d.p. abbastanza alta di almeno un migliaio di volt).Chiudiamo
il tasto t per caricare il condensatore C.
Il generatore,
per caricare i due dischi (o armature), ha sottratto una certa carica + Q all'armatura di destra, che perciò rimane carica negativamente, e l'ha portata
su quella di sinistra.
Questa
previsione è basata
sull'analogia (meccanica) con una
molla che viene allungata, per la quale
il lavoro fatto produce un aumento della sua energia potenziale
(elastica).
L'esperienza
conferma le nostre aspettative ed infatti il voltmetro o anche un comune elettroscopio rivela un aumento della d.d.p. fra le
armature.
Quindi due lastre conduttrici, separate da un isolante, che nel nostro
caso è
l'aria, consentono di accumulare
cariche elettriche con una d.d.p. che è tanto minore, quanto minore è la loro
distanza.
Se
paragoniamo la d.d.p. al livello
e la carica alla quantità di un liquido contenuto in un
recipiente, comprendiamo che due lastre
conduttrici realizzano per le cariche elettriche un insieme di capacità
tanto maggiore, quanto maggiore è la loro superficie e quanto minore è
la loro distanza Un condensatore può essere paragonato ad un ' magazzino di
carica ' a dislivello elettrico (d.d.p.)
relativamente basso.
Si capisce benissimo tutto!!!bravissimo!!!!
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